Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘Milan’

Fareambiente Campania, approfittando della giornata mondiale dell’ambiente, oltre ai vari progetti e svariate iniziative di natura ambientale e sociale che ha posto in essere e predisposto, chiede pure la riconversione delle cave campane, questione molto sentita nel territorio che una volta era chiamato per la propria fertilità e per  la natura rigogliosa che lo ha sempre contraddistinto, Campania Felix.

In questi ultimi anni si parla spesso del problema delle cave dismesse campane, anche se è da evidenziare che il 60% di esse è  collocato sul  territorio casertano, ma nonostante gli innumerevoli interventi legislativi nazionali e regionali, la situazione è rimasta invariata. Proprio per questo come coordinatore regionale di Fareambiente Campania, e seguendo la scia delle direttive impartite dal nostro Presidente Nazionale Prof. Vincenzo Pepe, ritengo necessario affrontare questo annoso argomento al fine di istituire, in tempi rapidi, una apposita commissione tecnica, per individuare con certezza le cave dismesse ed avere così un reale monitoraggio ed una mappa regionale di tutti gli impianti sia già conosciuti che non. Infatti è proprio questo ultimo aspetto che più ci  preoccupa, molte di queste cave utilizzate in passato in modo  quasi anonimo, attualmente possono fungere da discariche illecite, danneggiando così sempre più la nostra terra e le matrici ambientali, alimentando tra l’altro anche la criminalità organizzata che in simili situazioni trova il proprio habitat e rallentando, in alcuni casi addirittura fermando, lo sviluppo socio-economico di un territorio fortemente represso .

Proprio l’altro giorno, in qualità di coordinatore Regionale di Fareambiente Campania, in un convegno-conferenza organizzato, e scientificamente supportato da notevoli rappresentanti sia del mondo accademico che dell’industria, avente ad oggetto, appunto, il recupero delle aree inquinate e la ricomposizione ambientale, ho sottolineato l’importanza di una commissione tecnico-scientifica che non dovrà limitarsi alla sola individuazione di tali luoghi ma dovrà, grazie all’ausilio di competenze specifiche e della migliore tecnologia disponibile, trovare delle soluzioni che allo stesso tempo tutelino l’ambiente e creino anche sviluppo socio economico.

Fareambiente Campania, si rivolge  alle competenti istituzioni, invitandole a prendere in seria considerazione un problema che potrebbe tramutarsi in una risorsa per l’intera regione, creando dei nuovi posti di lavoro, ma che richiede un pronto ed incisivo intervento di tutti, dalle istituzioni ai cittadini passando, ovviamente, per  le associazioni e le Forze dell’Ordine.

E’ proprio alla luce di ciò che chiediamo ad alta voce di “fare” qualcosa, intervenendo tempestivamente  con proposte valide sia dal  punto di vista tecnico che sociale, in quanto  lasciar scorrere la cosa non può che aggravare la già delicata situazione, perchè questi siti rappresentano, anche, un problema di natura estetica e paesaggistica, rappresentando un vero e proprio pugno nell’occhio per tutti coloro che intenti ad ammirare uno scorcio di natura si ritrovano innanzi ad uno scempio posto in essere dall’uomo.

Infine, confidando nel loro alto senso di responsabilità,  chiediamo a tutte le istituzioni legittimate di predisporre, al più presto, un piano cave su base regionale, o nell’ottica decentrata,   provinciale, invitando sin d’ora tutte le associazioni ambientaliste, che di sicuro sapranno dare un concreto apporto, ad essere presenti in un istituendo tavolo tecnico preposto alla risoluzione della problematica, sottolineando sin d’ora la nostra completa disponibilità per ogni eventuale sinergia finalizzata ad affrontare concretamente il problema e trovare assieme la miglio soluzione che porti un evidente miglioramento della questione cave in Campania.

Avv. Francesco Della Corte

Read Full Post »

La Società Cooperativa “San Giuseppe”, fondata nel 1992 da pescatori delle Isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo), ha sempre avuto come attività tipiche l’esercizio della pesca e la commercializzazione del pescato.

Considerata la crisi del comparto pesca nasce l’idea di promuovere forme di turismo che integrino il rispetto dell’ambiente marino e il concetto di vacanza al mare.

Si sviluppano così collaborazioni con il Movimento Ecologista Europeo FareAmbiente per la condivisione della mission ambientalista.

 

La collaborazione della Cooperativa “San Giuseppe” e il Coordinamento Provinciale di Trapani di FareAmbiente è definita sulla base della partnership tra l’Associazione FareAmbiente e Federcoopesca – Confcooperative Sicilia, sancita con un Protocollo d’Intesa nel 2010, per una maggiore integrazione tra i pescatori ed il mondo ambientalista attraverso una più incisiva consapevolezza, conoscenza ed assunzione di responsabilità dei lavoratori del mare.

La collaborazione è volta, inoltre, alla cultura della conoscenza dei luoghi, alla valorizzazione delle tradizioni, degli usi e costumi locali anche di tipo enogastronomico.

Considerata la mission di protezione ambientale dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, di tutela e valorizzazione delle risorse biologiche, di promozione di uno sviluppo socio economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell’area marina tramite la promozione e la gestione di attività sostenibili ed ecocompatibili, nasce l’idea di svolgere anche attività di Pescaturismo e di Ittiturismo come attività integrative alla pesca professionale.

Il Pescaturismo offre la possibilità ai turisti di vivere una giornata a contatto diretto con il mondo della pesca. La giornata in mare che viene offerta dai pescatori, infatti, non si discosta molto da quella che loro stessi quotidianamente sono abituati a trascorrere. Si va in mare al mattino presto, al levar del sole, quando mare e cielo si confondono all’orizzonte, ci si reca direttamente a salpare le reti, calate la sera precedente. Si assiste, quindi, alla cattura del pesce fra le reti. Il pescatore narrerà come il suo lavoro sia cambiato negli anni, racconterà le tradizioni del suo mare e dei suoi familiari, vi indicherà le varie specie di pesce pescato. La giornata continuerà poi con la visita delle coste per ammirare le numerose e suggestive grotte, cale e spiagge raggiungibili solo in barca.

In rapporto di complementarietà rispetto all’ attività prevalente della pesca e in diretto rapporto con il Pescaturismo, si può svolgere, inoltre, l’attività di Ittiturismo che consiste in un’attività di ricezione ed ospitalità di turisti esercitata dai pescatori professionisti, attraverso l’utilizzo delle proprie abitazioni, adeguatamente ristrutturate o appositamente acquisite. L’Ittiturismo comprende anche i servizi di ristorazione e degustazione di prodotti tipici delle marinerie locali. Il turista potrà così vivere un’esperienza indimenticabile calandosi completamente nel mondo della pesca.

La cooperativa “San Giuseppe” si presenta, in questo contesto turistico, come il soggetto interlocutore tra i turisti e i pescatori per meglio offrire ai primi i servizi turistici messi a disposizione dai secondi.

Per vivere e rispettare davvero il mare delle Isole Egadi, la cooperativa “San Giuseppe” e FareAmbiente vi invitano a praticare Pescaturismo e Ittiturismo per le vostre prossime vacanze al mare.

Vivere le Isole Egadi…l’emozione delle isole, il calore del sole, la bellezza del mare, la cultura dell’ospitalità e del cibo genuino!

Giada Di Girolamo

Read Full Post »

Conferenza Stampa 10.03.12

Si è tenuta lo scorso 10 Marzo 2012, alle ore 18,30, nella Sala Galileo Galilei dell’ Hotel Crowne Plaza di Caserta, la Conferenza Stampa indetta dalla Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo e da Fare Ambiente Caserta, sul tema : Caserta ” Terra di lavoro”… di Legalità, Ambiente e di Sviluppo.

Gli organizzatori, il Dottor Giuseppe Fausto Milillo , il Professore Giuseppe Scialla  e la Dottoressa Marianna Tartaglione,  hanno dato vita ad un tavolo di notevole interesse sociale che ha visto la presenza di autorevoli relatori che si sono alternati su argomentazioni di forte attualità generale ma soprattutto su problematiche inerenti la situazione sociale, economica e politica locale .

L’ occasione ha permesso di presentare il programma ” Legalità 2012 per Caserta e provincia” che vedrà la realizzazione di molteplici iniziative formative ed informative e la concessione di borse di studio.

La Fondazione, unitamente ai Laboratori territoriali di Fare Ambiente – Movimento Ecologista Europeo – , mirerà ad istituire un “Osservatorio” della legalità a maggiore tutela dell’operato sociale e del mondo imprenditoriale ed economico. L’incontro è stato occasione di grande confronto tra personaggi che animano la vita politica, sociale, imprenditoriale e culturale del territorio attraverso le opinioni e le analisi svolte dal Sindaco di Caserta Dottor Pio Del Gaudio, dal Presidente dell’ ANCE Caserta Dottor Gianluigi Traettino, il Dottor  Giovanni Conzo Magistrato della DDA di Napoli,  il Professor Giovanni Villarossa  Presidente dell’ UCIIM , il Dott  Gennaro Caserta, Coordinatore provinciale  Fare Ambiente.

Argomenti importanti  sono stati trattati dagli illustri relatori che hanno sottolineato quanto il concetto di Legalità sia sinonimo di Libertà e di Diritto di Cittadinanza; di quanto la Legalità sia enzima indiscusso del nostro essere Uomo e come esso ha diritto di vivere in un Ambiente fisicamente e moralmente  pulito ed incontaminato.

E’ stato evidenziato quanto  le problematiche economiche affrontate da aziende ed imprese sono purtroppo sempre di più aggravate dal crimine e dall’illegalità per cui  è  urgente recuperare i danni che sono sotto gli occhi di tutti per pervenire a un più forte senso dello Stato, della giustizia e della legalità.

Fare Ambiente Caserta, la Fondazione “Legalità e Sviluppo” ed il Comune di Caserta hanno fatto propri gli obiettivi fissati dal Dottor Conzo finalizzati a creare piani di prevenzione per meglio capire i danni a cui vanno incontro i cittadini a causa dei reati posti in essere dalle ecomafie, monitorando il territorio e predisponendo iniziative miranti alla risoluzione propositiva delle numerose problematiche.

Marianna Tartaglione afferma la necessità  inderogabile dell’attuazione di politiche ambientali  costruttive e non di protesta che, in sinergia con imprenditori onesti, magistrati, medici, la scuola  possano debellare  l’usura, la cementificazione selvaggia e il problema rifiuti che rappresentano la ricchezza della criminalità e  nel rispetto dei Diritti dell’Uomo preparare un futuro migliore per gli uomini di domani che meritano di poter vivere pienamente il patrimonio storico, artistico ed ambientale del territorio.

L’incontro si è concluso in tarda serata solo dopo che i rappresentanti la società civile presenti al dibattito si sono dichiarati disponibili ad una collaborazione mirata e costruttiva. Collaborazione che li vedrà uniti e presenti sul territorio con un programma che miri a raggiungere gli obiettivi emersi e concordati.

Read Full Post »

AGRICOLTURA VERTICALE E VERTICAL FARMS

 

Una delle  innovazioni degli ultimi anni  in campo agricolo è l’introduzione del concetto di Agricoltura verticale sviluppato dal Professor Despommier della Columbia University.

Per agricoltura verticale si intende  la coltivazione in spazi chiusi sviluppati verticalmente dei prodotti agroalimentari, un pò come le piante coltivate in serra. Questo tipo di agricoltura al chiuso è finalizzato alla produzione di una grande quantità di alimenti tale da risultare sufficienti per sostentare città di qualsiasi dimensione, senza fare affidamento su altre  risorse alimentari provenienti dal di fuori dei propri confini.

Le stime sul futuro affermano che, entro 50 anni, la grande maggioranza della popolazione mondiale vivrà in città, quindi molte delle superfici utilizzate per l’agricoltura  saranno abbandonate, oppure saranno preda dell’urbanizzazione. Quindi, per tutte le persone che abiteranno in città, l’agricoltura verticale potrà aiutare a soddisfare realmente i loro bisogni.

L’interazione fra architettura e agricoltura da diversi anni è molto più forte, se ne ha dimostrazione negli studi agro-territoriali, proprio da questo tipo di interazione nasce l’idea delle fattorie verticali le cosiddette “Vertical Farm”.

L’innovazione del concetto sta nel fatto che non è più necessario possedere del terreno per produrre,  si può fare sul terrazzo,  sul balcone, l’idea principale è che tutti possono avere un orto in casa.

L’idea dell’orto casalingo è ormai una realtà da anni sia nel mondo  che in Italia, poi sono arrivati gli hotel che hanno iniziato ad adibire le superfici dei propri tetti ad orti.

A New York e in altre città degli Stati Uniti da qualche anno è esplosa l’ortomania  e gli hotel più in hanno fatto a gara per avere l’orto più fornito e completo. Dopo che questi progetti (fino a qualche anno fa considerati utopistici) sono stati realizzati, è stata lanciata l’idea della Vertical Farm, la fattoria urbana sviluppata in verticale.

In questi ultimi anni, diversi  progettisti hanno avanzato proposte, progetti più o meno futuristici e fantasiosi. Le proposte progettuali fanno capo tutte ad alcuni temi principali : l’ecologia, il risparmio energetico, la necessità di avere cibo a costi inferiori, nonchè l’aumento della popolazione, che infatti, spinge a cercare altri metodi di produzione alimentare e questa delle vertical farms potrebbe essere una soluzione praticabile.

Diversi sono i progetti già in atto per la realizzazione delle vertical farm sia negli Stati Uniti che in diverse città europee, una dovrebbe essere realizzata anche a Milano in vista delle Expo 2015.

L’idea di avere accanto casa una vera e propria fattoria  sviluppata in verticale è un’idea che piace a molti e sulla quale molti stanno lavorando.

 

 

MARCELLO ANTONIO AMOROSO

Read Full Post »

 Lunedì 05 Marzo 2012 16:41

Tav, Fareambiente: solidarietà al ministro Clini

“Esprimo piena solidarieta’ al ministro dell’Ambiente Corrado Clini che ha ricevuto critiche dal mondo ambientalista tradizionale per le sue dichiarazioni contro i ‘No Tav‘. La Tav e’ una grande opportunita’ per il Paese e contribuira’ notevolmente alla diminuzione del traffico su gomma e quindi all’inquinamento atmosferico. Faccio notare che i Verdi francesi si sono schierati a favore della Tav, al contrario di quelli italiani che perseguono la politica del ‘cieco no’”. È quanto afferma Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente – Movimento ecologista europeo.

Read Full Post »