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Archive for the ‘ANSA’ Category

Sul sito Mother Nature Network compare la lista dei 15 inferni ambientali, i posti più inquinati del mondo.

Chernobyl, la città dell’Ucraina, teatro del disastro nucleare del 1986, il peggior incidente mai accaduto nella storia. 36 ore dopo l’esplosione le autorità sovietiche iniziarono l’evacuazione della popolazione di tutta l’area. Gli autobus usati furono abbandonati in una sorta di cimitero nella zona interdetta, dove ancora oggi si possono osservare.
chernobyl (altro…)

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Bandiera Blu a Maratea e porto Marinagri,un riconoscimento che premia l’attenzione che le amministrazione pubbliche e l’imprenditoria privata lucana rivolgono alla qualita’ ambientale, alla pulizia del mare, ai servizi per il turista, elementi che costituiscono, in un mercato turistico sempre piu’ esigente, una delle principali motivazioni nella scelta della destinazione turistica.
bandiera blu

Per la stagione balneare 2013 sono salite infatti a 135, dalle 131 del 2012, le localita’ di riviera con 248 spiagge (due in piu’ rispetto all’anno scorso) che possono fregiarsi del sigillo di qualità della Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) Italia che ha assegnato oggi i riconoscimenti nel corso della XXVII cerimonia di premiazione alla presenza dei sindaci. Lidi che rappresentano circa il 10% di quelli premiati a livello internazionale. Alto il numero delle conferme (86%) rispetto al 2012 e buono anche il rendimento degli approdi turistici (confermato Marinagri), che salgono a 62 (61 nel 2012) a dimostrazione che un numero significativo di porti turistici ha intrapreso scelte di sostenibilita’ garantendo la qualita’ e la quantita’ dei servizi erogati nella piena compatibilita’ ambientale.

Tuttel le Bandiere BLU 2013:
(ANSA) – ROMA, 14 MAG – Tutte le spiagge Bandiere Blu 2013 secondo l’assegnazione ai Comuni da parte della Fee (la Fondazione per l’educazione ambientale): – PIEMONTE (2): Cannero Riviera (Verbania); Cannobio Lido (Verbania) – LOMBARDIA (1): Gardone Riviera (Brescia) – TRENTINO ALTO ADIGE (1): Levico terme – Lido (Trento) – LIGURIA (20): Camporosso, Bordighera, Sanremo-Imperatrice, San Lorenzo al Mare (Imperia); Loano, Finale Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona-Fornaci, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze (Savona); Chiavari, Lavagna, Moneglia (Genova); Framura, Lerici, Ameglia-Fiumaretta (La Spezia) – TOSCANA (17): Carrara-Marina di Carrara (Massa-Carrara); Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio (Lucca); Pisa-marina di Pisa, Calambrone, Tirrenia (Pisa); Livorno-Antignano/ Quercianella, Rosignano Marittimo – Castiglioncello/Vada, Cecina-Marina/Le Gorette, marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino-parco naturale della Sterpaia (Livorno); Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina e Principina di Grosseto, Monte Argentario (Grosseto) – FRIULI VENEZIA GIULIA (1): Grado (Gorizia), Lignano Sabbia d’Oro (Udine) – VENETO (6): San Michele al Tagliamento-Bibione, Caorle, Eraclea-Eraclea mare, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia-Lido di Venezia (Venezia); – EMILIA ROMAGNA (8): Comacchio-Lidi Comacchiesi (Ferrara); Ravenna-Lidi Ravennati, Cervia-Milano Marittima/Pinarella/Cervia (Ravenna); Cesenatico, San Mauro Pascoli-San Mauro mare (Forlì-Cesena); Bellaria Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico (Rimini) – MARCHE (18): Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta (Pesaro-Urbino); Senigallia, Ancona-Portonovo, Sirolo, Numana (Ancona); Porto Recanati, Potenza Picena-Porto Potenza Picena, Civitanova Marche (Macerata); Fermo Lido-Marina Palmese, Pedaso (Fermo); Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno); – ABRUZZO (14): Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi (Teramo); Francavilla al mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Vasto-Punta Penna/Vignola San Nicola, San Salvo (Chieti);) – MOLISE (3): Termoli, Petacciato-Marina, Campomarino-Lido (Campobasso); – LAZIO (5): Anzio (Roma); Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga, Ventotene-Cala Nave (Latina); – CAMPANIA (13): Massa Lubrense, Anacapri-Punta Faro/Gradola (Napoli); Positano, Agropoli, Castellabate, Montecorice-Agnone/Capitello, Pollica-Acciaroli/Pioppi, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati, Sapri (Salerno); – BASILICATA (1): Maratea (Potenza) – PUGLIA (10): Rodi Garganico (Foggia); Polignano a Mare, Monopoli-Lido Rosso/Castello S.Stefano/Capitolo (Bari); Fasano, Ostuni (Brindisi); Ginosa-Marina di Ginosa (Taranto); Otranto, Melendugno, Salve, Castro (Lecce); – CALABRIA (3): Cirò Marina, Melissa-Torre Melissa (Crotone); Roccella Jonica (Reggio Calabria); – SICILIA (4): Lipari-Lipari/Vulcano (Messina); Ispica Ragusa-Marina di Ragusa (Ragusa); Menfi (Agrigento); – SARDEGNA (7): Santa Teresa di Gallura-Rena Bianca/Capo Testa ponente, La Maddalena-Spalmatore/Punta Tegge, Palau-Palau Vecchio/Sciumara (Olbia-Tempio); Castelsardo-Ampurias (Sassari); Oristano-Torre Grande (Oristano); Tortolì-Lido di Orri/Lido di Cea (Ogliastra), Quartu Sant’Elena-Poetto (Cagliari).(ANSA)

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ROMA – Metà delle piante più comuni e un terzo delle specie animali rischiano di vedersi dimezzare lo spazio vitale entro fine secolo: è il drammatico scenario descritto da uno studio di un gruppo di ricercatori internazionale coordinato dall’Università dell’East Anglia, nel Regno Unito. La ricerca pubblicata su Nature Climatic Changes indica anche un possibile miglioramento, basterebbe infatti una riduzione di emissioni di gas serra per migliorare di molto la situazione. “Mentre esistono molti studi – ha spiegato Rachel Warren, responsabile della ricerca – relativi agli effetti dei cambiamenti climatici sulle specie rare o in via di estinzione, sappiamo poco degli effetti sulle specie più comuni”.

Analizzando la situazione attuale e prevedendo la distribuzione futura di oltre 50.000 specie tra piante e animali molto comuni in tutto il mondo, i ricercatori prevedono che lo spazio vitale, ossia la distribuzione, di circa il 57% delle piante e del 34% degli animali si ridurrà della metà entro il 2080. “La nostra ricerca – ha proseguito Warren – prevede che il cambiamento climatico ridurrà la diversità di specie esistenti, anche quelle molto comuni che si trovano nella maggior parte del mondo. Questa perdita di biodiversità su scala globale impoverirà notevolmente la biosfera e la ricchezza che ci forniscono gli ecosistemi”.

Si tratta di una previsione realizzata considerando di mantenere le stesse emissioni di gas serra che si registrano ora, quindi senza considerare eventuali politiche per la mitigazione del riscaldamento globale ma che non tiene neanche conto di possibili fenomeni negativi come lunghe siccità o pestilenze: “una perdita di vegetazione colpirebbe molto gli animali che potrebbero soffrire oltre le previsioni”. Lo studio però rivela che un eventuale inversione di tendenza nelle emissioni, ossia una riduzione anche minima rispetto agli anni precedenti, entro i prossimi 10 o 15 anni porterebbe a ridimensionare di circa la metà la portata della perdita di spazio vitale.

“La buona notizia – ha concluso Warren – è che la nostra ricerca fornisce nuove prove di come azioni per ridurre le emissioni di CO2 o altri gas serra possono limitare la perdita di biodiversità attraverso la riduzione dell’aumento della temperatura media globale di solo 2 gradi anziché 4. Ciò consentirebbe anche di guadagnare tempo, fino a quattro decenni, permettendo a piante e animali di adattarsi alle restanti 2 gradi di aumento della temperatura mondiale”.

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